27/10/08

Battere di polpastrelli sui tasti.




Pare che quando uno non riesca a scrivere, l'unico antidoto sia scrivere.
Di una cosa qualunque. O di un tema stupido.
Scrivere. Anche male, anche cose senza senso, ma scrivere.

IO sto scrivendo.
Non un romanzo.
Non so cosa.
Sono pagine. Ci sono appunti, racconti, temi sparsi.
Anche oggi avrei scritto volentieri, ma il bar è chiuso.
Il bar è un ottimo posto dove stare, con dei bei rumori di sottofondo e il rispetto assorto di chi guarda cosa stai facendo. Quando scrivi al bar, la gente ti rispetta. Più che non farlo in biblioteca.
Stai facendo la cosa giusta nel posto sbagliato. E' come fare un ritratto. O scattare una fotografia.
E loro sanno che rischiano di finire nell'obiettivo. Allora si impettiscono e cercano di venire fuori bene.
C'è chi parla piano. Chi ti guarda. Chi si domanda cosa fai. Chi si avvicina e ti da' solo una pacca sulla spalla, per non disturbare.
I gestori del bar annuiscono.
Il cappuccio che prendo per occupare loro mezz'ora buona di tavolino, basta per sopportarmi.

Sono l'attrazione del paese. Il motivo d'orgoglio. Una specie di monumento da fanfara.
Scrivere ti mette nella posizione di essere qualcosa di più.
Sei aspirazionale.

Scrivo.
Scrivo pagine senza senso che forse un giorno ne avranno.
Scrivo.
Scrivo anche di quelli che ho attorno e che si danno da fare per darmi una mano.
E mi accorgo che quando scrivo non ho pietà.
Nè gratitudine.
Scrivere tira fuori ogni parte affilata di te.
Scrivere vuol dire parlare male di tutti. Non lo fai apposta. Ma lo fai.
Perché scrivi cose vere.
E il vero non è mai bello. Nè grato.
Il vero è sporco. E purtroppo è sempre molto, troppo , vicino all'originale.

22/10/08

Il ruolo dei capelli.




Chi me lo spiega il '68?

Dove lo trovo scritto?
Com'era fatto?

Chi c'era?
Che cosa è diventato?

Chi sono i figli e i nipoti?

Chi sono diventati quelli del '68?

Avete ammainato davvero la bandiera?

18/10/08

Un eroe con la polo da terrone.




Ricordo che una delle prime volte che Roberto venne a trovarmi a Milano mi disse "mi metto la polo a righe, quella tipica da terrone che viene al nord!".
Se l'era messa davvero. E io l'avevo subito riconosciuto per strada, andandogli incontro.

Un altro amico ha scritto questo pezzo su Facebook.
Ve lo posto perché mi sembra molto interessante.

Lui è Luigi Weber e ha scritto questo:
"PER ROBERTO SAVIANO"

Ho già scritto altrove, e ripeto qui, e lo farò ancora, che le dichiarazioni rilasciate oggi dal sig. Roberto Maroni, disgraziatamente ministro della Repubblica Italiana, contro Roberto Saviano, sono il più basso, vile, vergognoso, scandaloso gradino dell'ignominia che questo paese da troppo tempo sta vivendo.
In particolare trovo mostruosa l'affermazione, come leggo su Repubblica on line, secondo la quale Maroni non riterrebbe "una buona idea quella di andarsene. Non mi pare ci sia certezza di evitare la vendetta camorristica che non ha confini". Se voi non ci vedete una allusione intimidatoria, io invece ce lo vedo, eccome. Lo Stato che lo dovrebbe difendere, dice a Roberto di non perdere tempo ad espatriare, perché tanto i clan lo possono colpire ovunque...
Maroni parlava a Napoli, davanti agli imprenditori campani, e quello non è un uditorio neutro né neutrale.
Ogni giorno sento notizie da far gelare il sangue. Migliaia di tonnellate di rifiuti che scompaiono da un giorno all'altro, e nessuno che si chiede, a parte se sia vero o meno, dove siano finiti, e se qualcuno ha controllato la loro pericolosità. Mezza Italia è piena di veleni sotto il tappeto e tutti esultano perché per via non ce n'è più. Sento di bambini rom a cui prendere le impronte, sento rivalutare i soldati di Salò che fucilavano la loro stessa gente insieme ai nazisti, sento ogni giorno di operai che muoiono come al fronte, sento giornalisti senza dignità parlare di "salvataggio" per l'operazione criminale e dissennata di Alitalia, sento dipendenti dello stato come me, che lavorano in condizioni spesso disperate, venire ulteriormente vessati, umiliati, derisi, mandati a spasso. Un ministro senza vergogna che ammette di aver fatto l'esame di stato a Reggio Calabria, dove passavano tutti, perché "aveva fretta", e poi come un burattino nelle mani del padrone demolisce la scuola mantenendo l'occhio vacuo.
Scrivere tutto questo su un social network dove la gente fa incontri e scherza non ha alcun senso, ma ci dice qualcosa della nostra miseria: io non ho un altro posto dove scriverlo, e non potevo tacere un'altra volta.

13/10/08

12/10/08

MACcccheschifo!




Ieri sera ho infranto un tabù decennale.
Senza drammi e senza grosse motivazioni mi sono decisa a provare per la prima volta un panino di MC Donald's.

Beh, io che per anni sono campata con orgoglio dicendo "non ne ho mai mangiato uno" ieri sera ho addentato un 280 grammi che vantava carne bovina italiana e formaggio grana nostrano.

Beh, quella di ieri è stata la prima e ultima volta.
Continuo inesorabile nella mia scelta di non arrendermi al junk food.
Io da MC ci mangio solo le patatine e il gelato col caramello.

Stop.

Altre cose che non ho mai provato in vita mia sono :
i nervetti
le lumache
la trippa
la mostarda
il fegato
il cervello
la lingua
il mescal

Un' altra cosa che non avevo mai provato fino a quelche anno fa era la cioccolata calda.
Semplicemente perché in casa mia non si beveva.
E cosa ancora più strana, nonostante io sia un'amante di barrette, spalmabili, etc, la cioccolata calda non riesco a berla neanche ora.

Forza dell'abitudine. E delle buone abitudini.

VAdo a farmi un bicchiere di magnesia.

FRIZZZZZZZTSCHHHHH!

05/10/08

Posso farti una domanda? Ovvero le cose più stupide che mi sono sentita dire dagli uomini a letto.




Le conservo tra i ricordi: alcune sono massime esilaranti, capitate nel momento sbagliato e dette in modo ancor meno sensato. Altre sono domande venute fuori così.
Tutte snocciolate ovviamente tra le lenzuola. O in zone limitrofe.

Me lo succhi?
Ok, il momento poteva anche essere sensato, il fatto che fossimo insieme in un letto pure. Peccato che stavamo provando a fare cose e … avete presente quando il rapporto non decolla? Ecco. Non è decollato. E a quell’esplicita richiesta la risposta è stata “No”. Fine della discussione.

Tu mi fai un po’ paura.
Me lo sono sentita dire una volta finita una giornata travolgente di sesso.
Quando in teoria è il momento della tenerezza prima di rivestirsi. Risultato? Mi sono rivestita. Subito.


C’è una teoria secondo cui la figa sembra un cazzo atrofizzato.Vedi: le grandi labbra sembrano i testicoli. Frase che mi è stata illustrata mentre guardava con attenzione proprio lì nel mio mezzo additando e punzecchiando per farmi capire meglio. Dal canto mio ho motivato il mio disaccordo con i fatti. Senza usare le parole. E neanche le mani.


Ssssst! Ti dispiace non dire niente? Mi piace il silenzio dopo che sono venuto.
Giuro. E a questa direi che non aggiungo altro.


Ti è piaciuto?
E’ un classico. Ed è un classico che lo chieda il solito insicuro al quale puntualmente mentiamo. Anche io quella volta ho risposto “tantissimo”. E quando mi ha riaccompagnata a casa e mi ha chiesto “ci vediamo” la risposta è stata “eh, vediamo”.

Ci posso soffiare dentro?
Io ammiro molto la curiosità, soprattutto se è legata alla scoperta di nuovi piaceri. Ma accidenti, non capisco cosa ci possa essere di interessante nel volermi soffiare proprio lì per scoprire l’effetto zampogna.


Lo so che non ci vediamo da un anno e mezzo, ma forse non c’è stato feeling.
Il feeling che intende lui è il fatto che io continuavo a proporgli di vederci e lui a dirmi che non aveva tempo.
E all’affermazione “vabbè, allora salutiamoci qui”arriva precisa la risposta “ma io ti voglio bene”.
Cosa volesse dire me lo sto ancora domandando.

Sono così belle che pensavo fossero finte.
Un maldestro tentativo di fare un complimento al mio seno mentre ero sdraiata nuda di fianco a lui.

Ah, scusa… ma non prendevi la pillola?
Questa è la peggiore, soprattutto dopo che gli hai detto di portare i preservativi, dopo che li hai portati tu e lui non ha voluto usarli, dopo che gliel’hai ripetuto mille volte di fare attenzione.
Per fortuna la madre degli stupidi è sempre incinta. Io no.

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