28/11/12

#senondormi eventi

Emma, se non dormi mamma dovrà cominciare ad alcolizzarsi per motivare la disperazione. Potrò mica continuare a scaricarmi in palestra: che ne facciamo della trama disperata della vita? Dovrei essere grassa e sfatta. Altrimenti di cosa ti lamenti da grande? Di una madre col culo granitico?

#senondormi ancora

Emma, se non dormi arriva l'uomo nero. Che fa felice mamma. Mentre tu te ne stai nel lettone con papà. Ecco.

#senondormi

Emma, se non dormi va bene. Ma almeno impara ad accendere e spegnere la tv sa sola e quando vieni a letto spegni la luce. Accidenti.

25/11/12

Oggi no

Un altro post contro la violenza sulle donne non lo voglio fare.
Sono stanca.
Stanca di vite spezzate. Stanca di dovermi preoccupare come educo una figlia, sperare che torni a casa tutti i giorni viva. E che a qualcuno non venga in mente di farla fuori.
Perché per me ormai è cosa fatta. Se mi ammazza qualcuno sarà l'autostrada, un tumore, qualcosa che va storto nell'agenda quotidiana. La sfiga.
Il femminicidio no. Non penso. Dovrei essere al sicuro.
E intanto mi viene da pensare a tutte quelle che non lo sono.
Tremo, e un po' mi faccio anche schifo, perché sto già pensando alla prossima prima pagina di qualche giornale. Alla prossima vittima in copertina.
Perché lo so che ci sarà la prossima.
Lo so.
Siamo in Italia. E ci sarà la prossima.
Ma finirà mai?




12/11/12

Creatività: questa sconosciuta.

Se c'è una cosa che vieto ai miei allievi del corso di comunicazione è copiare. Riprendere paro paro le idee degli altri non serve a nulla. Non voglio vedere scopiazzature. Posso tollerare le citazioni, ma solo se sono intelligenti, pungenti e fanno evolvere un contenuto.
Quello che sto vedendo invece dalla comunicazione politica italiana è quanto di peggio ci possa essere.


Non parlo solo di manifesti elettorali: quelli fanno pietà da qualsiasi movimento politico li si guardi.
No, io parlo di queste cose: parlo del PD che in un momento di crisi come questo traveste i propri uomini di punta da supereroi. Ma ci credete davvero a 'sta roba? Io lo voglio guardare in faccia quello che ha proposto questa idea. E ancora di più voglio guardare in faccia quelli che l'hanno approvata.
Ma avete idea del boomerang che vi sta tornando indietro?
Altro che super poteri. Qui neanche i miracoli vi salvano.


Per non parlare poi di questo.

Io non commento il contenuto politico, eh. Non ne faccio una questione di idee o di correnti: ne faccio una questione di idee di comunicazione. Ma possibile che non si riesca a fare niente di meglio che scimmiottare una campagna di Benetton? Ma poco poco, qualche idea decente dal cappello (o da qualche altra parte) riuscite a tirarla fuori? Ma un creativo che sia degno di questo nome, non ce l'avete per le mani?

Eccolo lo specchio della politica italiana. La mancanza di idee, di programmi, di contenuti che si manifesta anche nel vuoto della comunicazione pre elettorale.
Chi non ha idee proprie usa (male) quelle degli altri.

L'Italia è piena di creativi validi capaci di fare buona comunicazione. Basta cercarli. E pagarli.



07/11/12

Quello che il corpo dice.

Ho fatto un gioco. Ho scaricato le foto delle Winx. Poi ho cercato su Google delle pose simili, usando delle semplici parole chiave che secondo me corrispondevano. Ecco il risultato.
Le parole chiave su Google per questa foto sono state "posa sexy"

Le parole chiave su Google per trovare questa immagine sono state "posa sexy seduta"

Questa è stata trovato googlando "posa sexy braccia alte"
"posa sexy in ginocchio"

Trovata su google con "posa sexy da dietro"

Su Google cercando "posa sexy"

Trovata cercando su Google "posa sexy seduta".

Ora: non che le Winx siano il male. Sono male le pose, gli ammiccamenti, il fatto che vengano proposte a un pubblico che non ha senso critico sulla carica erotica che trasmettono. Se una bambina imita le pose delle Winx, quello che ne esce sono esattamente i contenuti delle foto accanto. La domanda è: che messaggio passa all'esterno se una bambina si atteggia in quel modo? Che cosa sta dicendo il suo corpo? E lei, che cosa capisce davvero del messaggio che sta dando?
Ma soprattutto che cosa dice il corpo delle Winx quando si mettono così?

Il corpo delle Winx parla un linguaggio adulto. Dice cose da grandi. E lo dice forte e chiaro. Perché c'è tutta questa fretta nel far imparare a bambini e bambine il linguaggio dell'erotismo?

Quando guardavo la tv con mio nonno e c'era qualche immagine di seno un po' troppo scoperto, se c'era un bacio troppo appassionato o se secondo lui i contenuti non erano adatti, commentava con un "Che sporcaccioni! Non si fanno quelle cose davanti a tutti!".
Scrivo libri erotici, consumo abitualmente filmati porno, frequento sexy shop e ho un rapporto gioioso e sereno col sesso.
Eppure mai e poi mai farei bruciare le tappe a mia figlia in un ambito così delicato. Sono certa che se mio nonno ci fosse ancora, davanti alle Winx sentenzierebbe un chiaro e diretto "Sporcaccione!".



02/11/12

Patate, non fatate. Patate.



“Zia le Winx! Mi fai vedere le Winx?
Alice corre di là e le accendiamo la tv. Inizialmente non ci faccio caso, siamo a tavola e non guardo il cartone.
Poi mi cade l’occhio sulla pausa del cartone. Dove una ragazzina mulatta carinissima, ancheggia da sexy diva vissuta. Chiedo: “quanti anni ha quella?”
“Mah, diciotto almeno, ma sembrerà più giovane.” Mi rispondono gli amici che le fanno vedere abitualmente alla figlia.

La ninfetta si dimena, seguita a ritmo da un gruppo di bambine- quelle si, bambine davvero- che la copiano in tutto e per tutto.
Dall’ancheggio alla smorfietta.

Poi comincia il cartone e finalmente le vedo in azione queste benedette Winx.
C’è una frase del mio amico che vale più di ogni altro giudizio:
“Mi piace guardarle rispetto agli altri cartoni, oh, ci sono certe patate!”
E patate in effetti sono: autoreggenti, minigonne, pance fuori, scollature e tanti, tantissimi ammiccamenti.
Ogni posa è un inno alla sensualità: bacetti lanciati su due dita, strizzatine d’occhio, anca sempre in fuori e sederini sporgenti. Tacchi altissimi. Guanti sopra il gomito.
Cosa fanno le Winx? Non lo so. Non l’ho capito. Ho visto solo delle grandi trasformazioni da gnocche a supergnocche. Un gran frullare d’ali, glitter e rossetto.
Un po’ di magia lanciata a piene mani contro i cattivi e bon.
Il modo per riconoscere le Winx? Non dal carattere o dal talento, ma dal look.
Ho capito che sono 7. Tutte magre e in forma. Tutte coi tacchi. Tutte con abiti attillati. Leggono? Scrivono? Hanno talenti particolari? Non so.
Nulla a che vedere con “Piccole Donne” dove il mio mito era Jo: una che si era fatta tagliare i capelli lunghissimi per portare a casa qualche soldo. Jo: quella col nome da maschio che scriveva.
Oppure con "Creamy" altro cartone dove una bimbetta poco caruccia si trasformava in una cantante in minigonna, ma con i gambaletti...


Le Winx no. Non si capisce cosa fanno. Magie in genere. Hanno più talento per come si agghindano che per quello che fanno.

Sono patate. Non fatate. Patate.

Lo so che non potrò proteggere Emma a vita da questo immaginario, ma dannazione, le autoreggenti e le mossette a 4 anni, proprio no.
Lasciate che siano bambine. Non ninfette. Bambine.




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